La Rete Escursionistica Italiana (REI) nasce nel 2007 con lo scopo di uniformare la segnaletica ed il metodo di accatastamento dei percorsi escursionistici.
Per sapere di più su come mappare i sentieri del CAI leggere la pagina dedicata
A seguito delle esperienze fatte fino ad ora e con l'introduzione del "Catasto Digitale dei Sentieri" il CAI raccomanda di semplificare al massimo la codifica del carattere univoco, mantenendo la parte principale di quanto introdotto in precedenza ma eliminando i campi su cui sono sorti maggiori dubbi, arrivando quindi ad una Codifica a 8 caratteri, come mostrato nella seguente tabella:
Regione
Provincia
Ambito
Settore
Numero
Gerarchia
G
IM
A
4
25
0
G
IM
A
4
25
A
G
IM
A
4
32
5
Carattere 1 - Identificativo della Regione (G per Liguria)
Caratteri 2,3 - Identificativo ACI della Provincia (IM per Imperia)
Carattere 4 - Identificativo all'interno dell'ambito provinciale di una zona/area (da A a Z area/zona)
Carattere 5 - Identificativo del settore all'interno della zona/area (può essere numero o lettera a seconda della quantità)
Caratteri 6/7 - Identificativo del percorso (solo numeri)
Carattere 8 - Identificativo gerarchia del tracciato - "0" per il percorso principale, una lettera maiuscola per le varianti e una cifra per la suddivisione dei percorsi lunghi
Qualora sia già attribuita ufficialmente una codifica REI a 11 caratteri secondo il modello ligure o piemontese, vedi "Codifica REI e sua evoluzione", lasciare il codice REI invariato.
Esempi di codifica delle relazioni
Il primo esempio è relativo ad un percorso principale, la relazione avrà i seguenti tag:
ref=425
ref:REI=GIMA4250
cai_scale=T
i tag del secondo esempio riguardano invece una variante e saranno:
ref=425A
ref:REI=GIMA425A
cai_scale=E
il terzo esempio invece è riferito alla 5a tappa di un percorso suddiviso in più tappe:
ref=432
ref:REI=GIMA4325
stage=5
cai_scale=E
Codifica REI e sua evoluzione
Il CAI di concerto con le regioni ha suddiviso il territorio in catene montuose, regioni, province/zone, settori e stabilito un metodo di numerazione/codifica per l'accatastamento e l'identificazione univoca dei sentieri a livello nazionale.
Ne scaturisce un codice alfanumerico a 11 caratteri articolato in 8 campi così come spiegato dal Manuale CAI N.10 (esempio della Rete Patrimonio Escursionistico Piemontese):
Regione
Provincia
Ambito
Settore
Numero
Manutentore
Gerarchia
E
VB
A
2
14
00
00
Carattere 1 - Identificativo della Regione (E per Piemonte)
Caratteri 2,3 - Identificativo ACI della Provincia (VB per Verbano-Cusio-Ossola)
Carattere 4 - Identificativo all'interno dell'ambito provinciale di una zona/area (da A a Z area/zona)
Carattere 5 - Identificativo del settore all'interno della zona/area (può essere numero o lettera a seconda della quantità)
Caratteri 6/7 - Identificativo del percorso (solo numeri)
Caratteri 8/9 - Identificativo dell'ente manutentore (da 0 a 99 univoco per tutta la regione)
Caratteri 10/11 - Identificativo gerarchia del tracciato con identificazione delle varianti di percorso (sono lettere A,B,C, etc)
Nell'esperienza Piemontese (data anche la vastità della Regione) sono emersi subito due problemi concettuali:
1) l'ente manutentore oltre ad essere difficile da stabilirsi all'inizio è soggetto a cambiare nel tempo per cui non ha senso che sia inserito in un codice univoco. Per questo motivo in Piemonte si è deciso di non utilizzarlo onde evitare di dover poi ripassare a cambiare tutti i codici. Quindi nel catasto Piemontese i caratteri 8 e 9 sono sempre "00".
2) i caratteri 10 ed 11 riservati alle varianti sono risultati troppi perché in realtà il CAI raccomanda di usare una sola lettera e non due lasciando di fatto il carattere 11 sempre a 0. Nel caso sia un percorso principale si lasciano "00"
Sul cartello della segnaletica verticale si trovano il settore ed il numero quindi nell'esempio riportato 214
Nell'implementazione Ligure invece, la Regione ha deciso di usare il codice manutentore assumendosi l'onere del cambio codice e ha deciso di usare l'ultimo carattere per definire la difficoltà del percorso
Regione
Provincia
Ambito
Settore
Numero
Manutentore
Gerarchia
Difficoltà
G
IM
A
4
25
41
P
F
G
IM
A
4
25
41
V
E
G
IM
A
4
25
41
C
D
Carattere 1 - Identificativo della Regione (G per Liguria)
Caratteri 2,3 - Identificativo ACI della Provincia (IM per Imperia)
Carattere 4 - Identificativo all'interno dell'ambito provinciale di una zona/area (da A a Z area/zona)
Carattere 5 - Identificativo del settore all'interno della zona/area (può essere numero o lettera a seconda della quantità)
Caratteri 6/7 - Identificativo del percorso (solo numeri)
Caratteri 8/9 - Identificativo dell'ente manutentore (da 0 a 99 univoco per tutta la regione)
Carattere 10 - Identificativo gerarchia del tracciato (P=principale, V=Variante, C=Collegamento)
Carattere 11 - Identificativo difficoltà del percorso (F = facile, E= medio, D = difficile, A = attrezzato) - La difficoltà ricalca la difficoltà CAI (F=T, E=E, D=EE, A=EEA)
In questo caso avremo sui cartelli un percorso 425 per quello principale (si omette la P), un 425V per la variante ed un 425C per il collegamento
L'implementazione Ligure per quanto abbia dei vantaggi, ha anche dei difetti:
1) la difficoltà del percorso era già espressa in altri campi del database perciò ripeterla nel codice non ha molto senso
2) la difficoltà può cambiare se il tracciato viene modificato perciò rappresenta anch'essa un errore concettuale sul codice univoco
3) volendo apportare variazioni a quando stabilito dal Quaderno 10 del CAI, una maggiore sinergia fra le due Regioni ed il CAI avrebbe potuto sortire una semplificazione del Codice REI a vantaggio di tutti
3) la gerarchia del percorso in base alle sole 3 lettere proposte ha in effetti forzato a mantenere un certo ordine di numerazione e limitato il proliferare di varianti e collegamenti che sarebbero poi stati difficili da mantenere. Usando però la "P" per il percorso intero si è creata una anomalia e può diventare poco chiaro perché sul cartello non compare la "P" dopo il numero.
Catasti Regionali
La lista delle regioni con la suddivisione pensata dal CAI: